Gli impianti zigomatici rappresentano una soluzione innovativa nell’ambito della chirurgia implantologica, particolarmente indicata per i pazienti con atrofia ossea mascellare severa. Questa tecnica avanzata, sviluppata per la prima volta negli anni ’80 dal chirurgo svedese Branemark, offre una valida alternativa all’uso di innesti ossei, spesso necessari in condizioni di ridotta disponibilità ossea.
Gli impianti zigomatici sono più lunghi degli impianti tradizionali e vengono ancorati nell’osso zigomatico, una struttura ossea solida situata sopra il mascellare superiore. Questa particolare tecnica consente di superare le limitazioni imposte dalla mancanza di osso nel mascellare, garantendo una stabilità a lungo termine e riducendo il bisogno di interventi chirurgici aggiuntivi per il posizionamento di innesti ossei.
Il procedimento chirurgico per l’inserimento degli impianti zigomatici è complesso e richiede un’accurata pianificazione pre-operatoria, basata su esami radiologici dettagliati, come la tomografia computerizzata (TC). L’intervento può essere eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale, a seconda della complessità del caso e delle condizioni del paziente.
I vantaggi degli impianti zigomatici includono la possibilità di ottenere una riabilitazione funzionale ed estetica in tempi relativamente brevi, spesso consentendo l’applicazione di una protesi fissa immediata. Inoltre, questa tecnica riduce significativamente il tempo di trattamento complessivo e il numero di interventi chirurgici rispetto ai tradizionali innesti ossei e impianti dentali.
Nonostante i numerosi benefici, gli impianti zigomatici non sono privi di rischi. Tra le complicanze possibili si annoverano sinusiti, infezioni e problematiche legate alla stabilità degli impianti. Per questo motivo, è essenziale rivolgersi a specialisti altamente qualificati e con esperienza specifica nella gestione di casi complessi.
In conclusione, gli impianti zigomatici rappresentano una soluzione efficace e meno invasiva per i pazienti con gravi deficit ossei, permettendo di recuperare una funzionalità masticatoria ed estetica soddisfacente. Tuttavia, il successo di questa procedura dipende fortemente dall’accuratezza della diagnosi, dalla pianificazione pre-operatoria e dall’esperienza del chirurgo.